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Terremoto a Ischia: due morti e dispersi. Salvi i tre fratellini

Il salvataggio di Mattias, uno dei tre fratellini estratti vivi dalle macerie

Scossa di magnitudo 4. Le vittime sono una turista e una mamma di sei figli, evacuato l'ospedale

Silvia Sfregola
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Due morti, 42 feriti di cui 16 ricoverati, 2.600 sfollati e tre bambini salvati dopo oltre 13 ore di ininterrotto lavoro delle forze dell'ordine e dei volontari. È il bilancio della scossa di terremoto del 4 grado di magnitudo che ieri alle 20.57 ha scosso Ischia e in particolare la zona di Casamicciola, dove si sono registrati i danni peggiori. Un boato, poi il blackout e tanta paura per tutti, edifici crollati o pesantemente danneggiati tra cui quello sotto cui erano rimasti Ciro, Mathias e Pasqualino, di appena sette mesi (nella foto) il primo a essere salvato stanotte. Matthias, 8 anni, è arrivato tra le braccia dei soccorritori qualche ora dopo, ma è il salvataggio di Ciro, 11 anni, ad aver richiesto più tempo: eppure è stato proprio lui, coraggiosissimo, a guidare i soccorritori per aiutarli fino a raggiungere i tre bambini. Sotto le stesse macerie c'è il corpo di una donna, il cui recupero è ancora in corso perché secondo i soccorritori si trova più in profondità. #22ago 6:00 #Ischia, #vigilidelfuoco #usar al lavoro senza sosta, sempre in contatto con uno dei due bambini sotto le macerie pic.twitter.com/wjqNnJDUNF— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 22 agosto 2017 La prima vittima era ancora una donna, un'anziana colpita dai calcinacci della chiesa di Santa Maria dei suffragi. È in questa zona, nella parte alta di Casamicciola tra piazza Maio e il "Purgatorio", che il terremoto si è sentito più forte e ha prodotto i maggiori fanno: le forze dell'ordine stanno ancora evacuando la zona, dove sono parecchi i muri crollati e gli edifici danneggiati, come l'hotel Tusculum. Camminando per le strade, tra polvere e macerie, l'impressione è assolutamente stridente con il clima normalmente vacanziero di questi giorni, con il sole e il caldo; ma di turisti ridanciani in costume non se ne vedono più, tutti hanno fatto le valigie già ieri sera o, chi non ha trovato posto sui traghetti notturni e ha trascorso le ore di buio all'aperto, in piazza o al porto, stamattina. I porti di Ischia e Casamicciola sono stati presi dall'assalto fin da prima dell'alba, con lunghe code alle biglietterie e agli imbarchi. Se i turisti sono andati via i residenti evacuati invece si stanno dividendo tra gli alberghi dell'isola e lo stadio comunale. La scossa di ieri sera era stata inizialmente classificata come di grado 3,6, poi corretta a 4 dopo i dati dell'osservatorio Vesuviano: ma l'impressione per chi era ieri sera a Casamicciola è che fosse molto più forte. I testimoni parlano di un boato e di una scossa fortissima. Gli sfollati sono 2.000 a Casamicciola, 600 a Lacco Ameno, mentre 1.051 persone hanno lasciato l'isola, secondo il bilancio fatto dal capo del dipartimento della protezione Angelo Borrelli, giunto sull'isola in mattinata insieme al numero uno dei vigili del fuoco Bruno Frattasi. Non ci saranno tendopoli, ha assicurato Borrelli, cui il premier Paolo Gentiloni ha affidato con un decreto il compito di coordinamento di tutte le forze in campo. Trentanove i feriti, la maggior parte dei quali già dimessi dall'ospedale Rizzoli, che nella notte era stato evacuato ma poi è stato giudicato di nuovo agibile: ne restano ricoverati circa 12, tutti non gravi. L'unico le cui condizioni sono serie è un uomo trasferito al Cardarelli di Napoli.  "Alla prima notizia della scossa, è stato immediatamente attivato il coordinamento tra le centrali operative di Roma e della Campania. Il Presidente del Consiglio ci ha contattato da subito per avere informazioni. Ad ora abbiamo notizie di un bilancio pesante, soprattutto per la parte alta di Casamicciola", ha detto il presidente della Regione Vincenzo De Luca. "Questo è il momento di salvare vite, non di altro - ha aggiunto . E sul fronte dei soccorsi stiamo producendo insieme a tutte le forze dell'ordine e alle istituzioni nazionali e locali il massimo sforzo. Ho parlato anche con il sindaco di Casamicciola: a tal proposito c'è molta preoccupazione, soprattutto tra i turisti e i villeggianti che provano a lasciare istintivamente l'isola in questi momenti, ma bisogna mantenere i nervi saldi. Ci saranno da domani anche altri problemi, adesso bisogna affrontare l'emergenza". Durante la notte è iniziata la fuga dall'isola: 1051 persone sono partite grazie a tre corse organizzate ad hoc e sono state accolte al porto di Pozzuolo dai volontari della Croce Rossa Italiana. In tantissimi anche stamattina in fila alle biglietterie.

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