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Ma quante balle girano su Di Battista...

Da un po' di giorni vengono pubblicati retroscena sulla "sparizione" di Alessandro Di Battista dopo la campagna elettorale per l'Abruzzo. Si dice che abbia rotto con Luigi Di Maio e che sia deluso dal M5s perché accusato dello scarso risultato elettorale in quelle regionali. A me non risulta affatto, anzi credo che lui abbia liquidato con gli amici queste ipotesi con un lapidario ma eloquente "tutte cazzate". E in effetti le regionali in Sardegna sono andate ancora peggio per M5s pure senza la sua presenza ai comizi. Quanto al rapporto con Di Maio credo sia lo stesso di sempre, fra due giovani cresciuti insieme pure avendo caratteri e sensibilità diverse. Dibba avrebbe potuto candidarsi per le europee, e allora lo avremmo visto in campo anche ora. Ma lui che ci va a fare a Bruxelles e Strasburgo, dove sasrebbe poco utile e si annoierebbe da morire? Sta con la sua famiglia a Roma e si prepara al viaggio già programmato in India. Oggi non ha un ruolo preciso, e quindi stando in campo porterebbe un po' di confusione anche al suo movimento. Credo che semplicemente attenda i tempi giusti per lui. Non è grande idea fare correre insieme un leader di governo come Di Maio e un leader naturalmente movimentista (quindi di battaglia) come Di Battista. Ma prima o poi arriverà il tempo per il M5s di tornare ad essere un movimento di battaglia, anche di sfida alla Lega di Matteo Salvini. E nessuno meglio di Dibba potrà interpretare quello spirito...

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