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"La voce maschile è più gradevole", così Renga fa infuriare tutti

La notte come è noto non porta consiglio e Francesco Renga, nel Dopofestival, si avventura in un discorso spinoso sulla superiorità della vocalità maschile. Facendo infuriare lo studio e i social. "È una questione fisica, la voce maschile è più gradevole per l'orecchio umano. Non è un caso che ci siano molti più cantanti maschi. È una questione di percezione di frequenze...", argomenta il cantante, in gara a Sanremo con il brano "Aspetto che torni, prima di essere interrotto dalle obiezioni. La teoria non convince i social dove molti utenti accusano Renga di sessismo. Il tweet più perfido? "Capisco perché Ambra è andata con Allegri". In mattinata sono arrivate le scuse del cantante, che ammette di essersi "incartato" ma respinge le accuse di sessismo. "Ieri nel cercare di esprimere un concetto tecnico mi sono incartato e ho finito per dire una cosa sbagliata. Capita. E me ne scuso. Tengo solo a sottolineare che le donne sono il centro della mia vita e accusarmi di sessismo significa strumentalizzare un'opinione". "Capisco che la polemica è il sale dei dibattiti - aggiunge l'artista in gara al Festival - e mi dispiace di averla incendiata esprimendo male un pensiero. Se dico che per una questione di frequenze una voce femminile sia più rara e per questo anche più preziosa, accetto che ci sia chi non la pensa come me, ma mi ferisce chi va oltre tirando il ballo il sessismo. Ci tenevo a chiarire perché sul tema uomo/donna, che è decisamente più alto di un dibattito sulle frequenze vocali, non accetto strumentalizzazioni. Spero che le persone in buona fede capiranno che non c'è nulla di più lontano del maschilismo nel mio modo vedere le cose. Tutto qua".

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